mercoledì 25 giugno 2008

Il rumore assordante del silenzio....

Sono stato un tantino lontano in questo ultimo mese, dalle cronache del mio blog e dei suoi lettori. lettori che ritengo amici, persone con le quali si può discutere di (quasi) tutto, sicuri che comunque nessuno ... o quasi, intenda ergersi a giudice verso di te.
Questo è il bello di un blog, sostanzialmente, poter "parlare" senza che effettivamente si muova la bocca, poter "parlare in silenzio" ... cosa che per me è non solo importantissima nell'approccio giornaliero con la società siculo-italiota, ma addirittura vitale.

Fin da piccolo ho coltivato la mia interiorità costruendola su solide basi soggettive che trovano nel SILENZIO la loro effettiva costituzione... diciamo pure che fin dalle prime litigate con i genitori, vere e proprie prove di approccio sociale, ho ritenuto laddove non riuscivo a far valere o comprendere le mie ragioni, troncare la discussione rilegandomi nei miei spazi fatti di silenzi lunghi e a volte inesorabili, attraverso i quali iniziavo a costruire una corazza che adesso è talmente spessa da darmi quasi fastidio... a volte, poi, scendevo giù a dare calci ad un pallone per sfogare la mia rabbia... altre volte capitava come a tanti ragazzi della mia epoca, di fare a pugni con chi infondo, nella prepotenza trovava solo un modo per attirare l'attenzione...

Oggi le cose sono cambiate, ci sono responsabilità maggiori e non solo verso se stessi... c'è l'obbligo di dover chiarire sempre e comunque tutto quello che riguarda la propria esistenza soprattutto economica, oltre che sociale... oggi c'è una famiglia, un lavoro, una società più complicata di 20 o 25 anni fa.... oggi la comunicazione è fondamentale per tutti coloro i quali non intendono essere tagliati fuori da un sistema onnivoro che ingloba dentro di se miliardi di anime, di pensieri, di emozioni che vengono condivise come le cartelle su un desktop di un pc collegato ad una rete aziendale... tutto sanno tutto di tutti, o almeno cercano di farlo...

In questa ottica per me distruttiva, il silenzio acquista un'importanza vitale per la sopravvivenza mia e di chi mi sta vicino...
Restare in silenzio dopo una discussione animata, o anche prima che ciò avvenga proprio per evitare che diventi animata, oppure svegliarsi una mattina con la voglia di non esprimere le proprie emozioni, dando valore ai propri spazi e alle proprie considerazioni... è qualcosa che per me diventa indispensabile nel momento in cui non mi posso permettere di crollare moralmente e lasciare che tutto prenda il corso che deve... restare in silenzio significa per me rafforzare la parte forte dentro di me, che ancora lotta anche per quegli interstizi che forti non lo sono più... per renderli pronti al prossimo attacco... il pallone oggi si è trasformato nel motore di una macchina che spesso mi dà compagnia ruggendo per le strade deserte che conducono al mare, di notte quando la luna da lassù controlla ogni sua onda mossa dal vento...

Tutto questo è più difficile a spiegarsi, di quanto in effetti non sia nella realtà... nella mia realtà.. e proprio questo punto è difficile da far accettare... molti spesso, anzi quasi sempre, si fermano all'apparenza del mio silenzio, senza sapere o capire che infondo i silenzi possono essere grida talmente forti da smuovere le montagne e a volte i cuori in esse racchiuse... spesso sono fiumi di parole, i silenzi, che irrompono verso la foce con tale forza e dirompenza da frantumare ogni dubbio in coloro i quali riescono a capire quel fiume... ma spesso non è così... spesso si è costretti per amore, amicizia, fraternità e quant'altro possa essere considerato "un buon sentimento" a fare una breccia nella propria ragnatela per spiegare ancora una volta cosa vuol dire quel silenzio... e perchè con quel silenzio si vuole far del male a qualcuno... forse però, far male a qualcuno può significare spiegarlo.... quel silenzio...

23 commenti:

Nadia ha detto...

"Dimmi a che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione non muore
ma cambia colore
tu fammi sperare
che piove e senti pure l’odore di questa mia pelle che bianca
e non vuole il colore
non vuole il colore
no...
La mia pelle è carta bianca per il tuo racconto...scrivi..."

D'impulso questo tuo post mi ha ricordato questa canzone...ma ritorno per un commento più impegnativo e inerente a quello che hai scritto...baciiiieeetttooo.....:-)

Notte :-)

JANAS ha detto...

ci sono tanti tipi di silenzio, con le loro giuste o sbagliate motivazioni;
c'è il salubre silenzio, che è il ritrovarsi con il se più profondo, quello che non ha compromessi e sovrastrutture! io spesso lo ritrovo mentre leggo un buon libro..o mentre lavoro in totale solitudine!

c'è il silenzio dopo una discussione, quello di non sentirsi capiti, nonostante i tentativi di spiegare, e allora quel silenzio è un chiudersi..che non aiuta, semmai serve solo ad evitare di disperdere completamente le proprie energie..ma è anche un arrendersi alla possibilità di comprendere e farsi comprendere, un arrendersi all'incomunicabilità!

c'è il silenzio che vuole ferire, punire...lasciando l'altro o gli altri in un limbo di forse...ma ...se, non chiarisce niente...ingigantisce gli equivoci, perchè tutti danno un interpretazione sbagliata a quel silenzio!


c'è il silenzio di chi ..come dici tu non vuole ferire, che poi è un illusione, perchè si ferisce comunque, se non ferisce l'altro, ferisce noi che sappiamo e non diciamo!

fondamentalmente, credo che la questione nasca dal fatto che, non siamo ancora riusciti, a trovare un giusto modo di disporci a parlare e ascoltare, senza mettere dentro le parole e i loro contenuti, tutte i nostri preconcetti, le nostre rabbie, le nostre disillusioni...e non vivere le discussioni, come se fossero una questione di vincere o perdere, di prevaricare o soccombere, ma come un vero tentativo di capire l'altro e farci capire...e se non avviene..abbiamo sbagliato entrambi...la linea era disturbata..come quando non capiamo al telefono...disturbata dalla nostra e dall'altra disposizione d'animo, credo!
si vede che sono sempre e comunque per il dialogo e per la brutale verità ...piuttosto che per il silenzio?
il silenzio ...quello bello ...quello che ci restituisce serenità, deve nascere non da un "rinchiudersi" ma da una voglia di "ritrovarsi" quel silenzio io l'adoro..quando ci sprofondo, ne riesco rinata!

Nadia ha detto...

Sostanzialmente sono d'accordo con quello che scrive janas...
A volte anch'io mi perdo nel mio silenzio, nel mio spazio in cui cerco di ritrovarmi.
Io tendenzialmente sono per esternare i sentimenti e le emozioni, il rammarico o comunque tutto quello che si prova.
Il silenzio per ferire è il peggiore e fa male non solo al destinatario ma logora anche l'altra persona a lungo andare... è devastante.
Io sono per dire una parola in più piuttosto che per tacere, a meno che non sia un segreto...

Buonanotte...sssssttttttttt! ascolta il silenzio questa notte... :-)

dawoR*** ha detto...

ci sono silenzi e silenzi... alcuni urlano universi interi - per quanto possa sembrar strano
:) dawoR***

dawoR*** ha detto...

ci sono silenzi e silenzi... alcuni urlano universi interi - per quanto possa sembrar strano
:) dawoR***

Angie ha detto...

Situazione delicata...esistono comportamenti che adottiamo in base alle persone che abbiamo dinnanzi...sono sicura che stai agendo con il cuore e quindi...in bocca al lupo per tutto!
Un abbraccio...
;-D

Regina Madry ha detto...

Ah, K., con me sfondi uan porta aperta...è noto infatti che amo il silenzio, difficile da ottenere ma anche da praticare!
Buone riflessioni :)

Kniendich ha detto...

Credo, Orchy, che comunque serva sempre restare un pò in silenzio a guardare il mondo fuori da te stesso.. anche quando il mondo è rappresentato da una sola persona...in particolare..
Torna quando vuoi... bacietto..

Janas, fondamentalmente sono d'accordo con te.. le differenze dei silenzi sono molte e molto personali. Tanto, secondo me, dipende dalle motivazioni che spingono una persona a prediligere il silenzio, e soprattutto da chi quel silenzio lo subisce come una persona vicina.. in tal caso è proprio questa che dovrebbe capire i perchè e ascoltare un pò di più quei silenzi, magari guardandosi dentro..

Capisco perfettamente, Orchy, quello che vuoi dire.. ma io sono per la parola in meno... sai come si dice in Sicilia ?? "... A megghju parula è chidda ch'un si dici" ...
cioè la parola più bella è quella che non si pronuncia...
Un bacio...

Esatto DawoR... e sono proprio quegli universi che spaccano le montagne..

Angie, proprio come la penso io.. molto dipende da chi abbiamo difronte.. se è la persona giusta può far dimenticare decenni di silenzi e far uscire il meglio della propria interiorità...

So, Regina cara, come la pensi... per praticarlo spesso ci vuole più forza che sfogarsi con mille parole...
Purtroppo o per fortuna... io mi sono allenato per decenni... ;)

JANAS ha detto...

si...ma se quella persona, non riesce..e non riesce veramente a cogliere e capire, quello che ti accade, quel silenzio può diventare un baratro...a parte qualche rara situazione, in cui si riesce ad essere così sensibile e percettivi, credimi, è molto difficile che qualcuno intuisca in toto, il significato di un silenzio!
certe volte anche con le parole, interpretiamo male quello che uno ci dice, figuriamoci con i silenzi!
per esempio, guarda nei blog..certe volte leggi una cosa poco esplicita , e inizi a chiederti..cosa voleva dire? forse voleva dire questo o forse quello?! ...

io penso ch la parola più bella ...è quella che hai cercato con il cuore..e non hai avuto paura di dirla!

Kniendich ha detto...

Si, è vero Janas, diventano baratri i lunghi e incompresi silenzi... è proprio vero. Ma credimi, per me molto spesso è un modo per evadere e ritrovare me stesso, e a quel punto poco mi importa se non viene capito.
Mi è capitato anche, e mi riferisco soprattutto a rapporti intimi con persone che rappresentano effettivamente la cerchia degli affetti, di cercare un punto comune di incontro, un modo per spiegare e chiarire quello che apparentemente non era chiaro... beh fiato sprecato, e tutto dopo sembrava più complicato..
Il silenzio è interiorità, riflessione, come giustamente dici tu se è quello buono aiuta a ritrovarsi... tuttavia il silenzio deve essere ben dosato o si rischia di restare soli...
Un abbraccio...

riri ha detto...

SILENZIO!!!

Pace e silenzio,
non voglio più sentire
rimbombi di parole
che si perdono nel vuoto
e fanno male!
Silenzio!!
Voglio andare
dove c'è pace e luce,
dove le mie parole
si possano capire,
dove solo il pensiero
riesca ad avere un senso.
Silenzio!!
Voglio avvolgermi
in una nebbia
di silenzio
e confondermi
tra gli altri,
che non possono capire
il mio tormento.
Silenzio!!


Caro K.dopo aver attentamente letto
quanto hai su esposto,ho voluto risponderti così.....
Un abbraccio in silenzio ......

Kniendich ha detto...

Riri, che grande onore avere dedicate simili parole per un mio post... ti ringrazio davvero, anche perchè sono perfettamente pertinenti..

Un abbraccio grandissimo..

JANAS ha detto...

si credo di capire cosa tu voglia dire...
sai curioso...mentre leggevo mi è venuto in mente il nostro "Frontale primo Scontro!" ....il lungo silenzio, che ora si magicamente si è rotto...io penso che siamo, io e te, il giorno e la notte, che tuttavia costituiscono e scandiscano una cosa unica, che è il tempo! guarda...tu posti e parli di silenzio...io posto e metto nel mio blog una canzone che parla di "parole"!
sembra che viaggiamo in direzioni opposte...ma questo confronto non può che essere costruttivo!
a me donerà un po del tuo silenzio ristoratore...e io riempirò il tuo troppo silenzio..con tante parole! ;) spero mai vane!

Kniendich ha detto...

E' una cosa bellissima quella che hai detto, soprattutto perchè conferma quanto bella e imprevedibile possa essere l'amicizia.. ;)
Grazie, Janas, ti abbraccio..

Kniendich ha detto...

Janas, ho un messaggio per te :
Sono entrato sul tuo blog diverse volte tra ieri e oggi e da diversi pc, ma ad un certo punto si blocca il caricamento e devo annullare tutto.. Riusciresti a dirmi che problema noti? Attualmente non riesco a scriverti sul blog...

Fammi sapere.. ciao

JANAS ha detto...

sai che non riesco a capire! porca miseria! anche un altro mio amico mi dice di avere le stesse difficoltà (che non so se è una coincidenza...ma sta pure lui in Sicilia!) mi riferisce che visualizza la pagina ..poi accade che si ferma come se stesse caricando qualcosa e poi, gli si pianta tutto e deve spegnere e riaccendere il computer!
è una cosa che è successa anche a Stella che non riusciva ad entrare in altri due blog...lei ha risolto ma non so bene come! non capisco dal tuo ultimo commento io non ho fatto alcuna variazione al mio blog....ora vedo di informarmi meglio, perchè mi dispiace non poco !...mi sa che vado a chiedere a Stella...poi ti faccio sapere!
io ho un altro blog..verifichi se anche qua ti crea problemi : http://sofia-janas.blogspot.com/

JANAS ha detto...

la mia amica Stella ha risolto il problema seguendo questo consiglio tecnico:
Fare l'aggiornamento di internet explorer:andare sul sito microsoft e scaricare la versione 7 .

ma tu navighi con internet explorer o con mozilla Firefox...perchè allora mi dicono di consigliarti di scaricare l'ultima versione ..la n. 3!
in bocca a lupo!!

Kniendich ha detto...

Io navigo con Internet Explorer ma credo già di avere il 7.. comunque aggiorno lo stesso e spero di riuscire a risolvere.
Ti tengo aggiornata, grazie.. buona notte..

nonsoloattimi ha detto...

Mi sento divisa a metà... penso che ci siano circostanze in cui sia necessario esprimere a parole uno stato d'animo, una sensazione...ultimamente mi è capitato di dover urlare con tutto il fiato che avevo in gola... volevo che non ci fossero fraintesi in una situazione che per me era importantissima ma... quando mi sono resa conto di aver detto tutto ciò che provavo ho capito anche che continuare a parlare non sarebbe servito a nulla e mi sono chiusa nel mio silenzio... credo che sia nell'uno che nell'altro caso non si debba mai forzare la mano...
un abbraccio

Kniendich ha detto...

Chiudersi in se stessi per me è molto salutare, e tra l'altro il silenzio che ne deriva logora... chi lo riceve, diventa pesante come un macigno... ma questo solo quando capisco che non vale la pena di perder tempo..

Un abbraccio.. e bentornata

nonsoloattimi ha detto...

e io ne ho perso fin troppo... sono d'accordo... non ne vale la pena...

Kniendich ha detto...

Visto Claudia, il potere di riuscire a dire "non ne vale la pena" quanto può rivelarsi liberatorio..??

nonsoloattimi ha detto...

Si, è liberatorio, certo che, il percorso che ti porta a dirlo... mamma mia quanto è doloroso!!!