Piove oggi, a Palermo, e io ne traggo come sempre una modesta serenità. Mi sono svegliato all'alba proprio per vedere l'effetto che la pioggia ha sull'umore del cielo.. quando grigio e cupo sembra dire.. "sono nervoso, incazzato lasciate che sfoghi la mia impetuosità .." e la pioggia scende violenta spargendo il classico odore di pioggia, che null'altro è se non l'ozono che si riversa sul pianeta.. e io tornato da poco dal posto che da tempo ormai custodisce la mia anima e alcuni ricordi, chiudendo gli occhi mi lascio trasportare dal vento e dalla pioggia che resta l'unico mezzo di trasporto che riconosco in grado di poter portare via lontano la mia mente, in luoghi che forse non esistono ma che comunque ho dentro di me..
E' un nuovo punto di partenza che sto analizzando, un modo per poter lasciare tutto l'esteriore che mi circonda e che a breve mi circonderà... al di fuori di me, sperando di riuscire a far scivolare tutto quello che non fa parte del mio essere mentale e fisico, riuscendo a guardarlo come si guarda una pozzanghera in un piovoso giorno di autunno per la strada..
Eppure, anche in una pozzanghera si può riscoprire un significato, un segnale, uno specchio magari, dentro cui riflettere le immagini della propria anima e perchè no della propria esistenza.. proprio come quando della vita lasciamo che i ricordi o le emozioni prendano il sopravvento, diventando parte di un tutto che adesso vogliamo rappresentare con quello che ci fa stare meglio, con quello che può testimoniare il nostro passaggio su questo pianeta...
E' sempre così, nel mio caso, ogni qual volta io riesco a tornare in "patria" rivivendo i luoghi che hanno fatto da sfondo a parte della mia vita, ricordando emozioni vissute e mai dimenticate, reincontrando persone che restano l'unico modo per lasciare che una piccola parte di me riesca a vivere nei luoghi dove vorrei..
Ecco, quindi, come anche una semplice pioggia riesce ad avere un significato per me grandissimo e complesso, ecco come per me la pioggia rappresenta un veicolo su cui montare chiudendo gli occhi per lasciare che mi porti via davvero verso una destinazione che scelgo solo io e che in quel momento solo le nuvole possono immaginare.. le nuvole come quelle che il greco Aristofane osservava e immaginava essere vive e piene di un'anima che le permetteva di assumere tutte le forme più strane, forme che Aristofane aveva dentro di se come abitanti di un mondo riservato solo a pochi, solo a se stessi e ai quattro elementi della natura.. anche questo è un punto di partenza.. e anche su queste basi io credo di poter ripartire, basi che non sono altro che le nuvole della mia anima...
domenica 14 settembre 2008
Piove.. mi preparo a partire...
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21 commenti:
Ti distingue da Socrate il fatto che egli scrutava le nuvole tramite una cesta sopraelevata... :-)
Leggo aria di rinnovo interiore ma percepisco ancora delle zone grigie in continuo movimento ( proprio come le nuvole).
Fa parte dell'evoluzione personale essere nella continua ricerca di perfezione, essere effervescenti e non aver timore dei mutamenti( di qualsiasi tipo essi possano essere).
Trovare un punto di partenza è come essere a metà dell'opera. Trovare una visione che ci permetterà di raggiungere i nostri obiettivi e perchè no magari di realizzare i nostri desideri più ambiti rappresenta il sale della vita.
Ben tornato...un bacio...:-)
Ben tornato kni... il punto di partenza... qualsiasi esso sia, in qualsiasi istante della nostra vita... è uno spiraglio, il sole che squarcia le tenebre, la voglia di ricominciare, la speranza... la vita!... la pioggia ha sempre avuto un fascino su di me, ricordi e immagini passate... mi piace guardarla... tu mi ricordi la pioggia...
Siamo tutti nel rigagnolo della vita; ma alcuni di noi fissano le stelle (Oscar Wilde)
si tu fissi le nuvole...ma credo che faccia lo stesso!
felice di ritrovarti, con una carica energetica che sa di rinnovo e rinascita...
ciao kni,credo che tutto possa essere un punto di partenza....la pioggia,gli elementi della natura...comunque un sogno da seguire.
E tutto ti porta in destinazioni da te desiderate,in fondo,a volte,basta solo socchiudere gli occhi e pensarci intensamente...a volte invece devi cercare il mezzo giusto per il lungo viaggio...
un abbraccio carissimo
la pioggia, che scorre sul volto...un senso di purificazione dal passato, da quanto appena vissuto... la pioggia lava tutto e tutti, indistintamente, come a voler azzerare i giochi regalndoci una nuova possibilità di vivere le cose diversamente, dopo, al primo spiraglio di sole...
Bentornato allora, e...visto che mi piace questo modo di affrontare il rientro, non è che mi daresti un consiglio per ricominciare anche qui, nell'altra isola? :)
un saluto
E' quando guardiamo nelle piccole cose, che riusciamo a capire noi stessi, il nostro mondo e la nostra vita...
Innanzi tutto "bentornato", carissimo... E scusami per non essere passata nel tuo eden prima, ma purtroppo non ho trovato il tempo per bearmi delle belle cose...
Ti abbraccio...
PS: da me c'e' un piccolo riconoscimento per te...
Si, Orchy, è vero, ma un punto di partenza presuppone un precedente arresto.. anche se poi l'importante è superare tutto..
Le nuvole possono avere ogni forma che gli si voglia attribuire, proprio come i desideri che abbiamo dentro..
Un bacio :)
Bentrovata, Claudia, la pioggia rapisce anche me, la sua impetuosità e la serenità che porta dopo esser passata.. è una bella sensazione ricordare la pioggia..
Un bacio..
Janas, carissima, il bello del guardare le stelle o nuvole che siano sta nel fatto stesso di poterle considerare mezzi per viaggiare nel tempo e nello spazio della nostra anima.. come capita a me..
Un abbraccio...
Ehh Max, infatti a volte è dura.. capita anche che quando riesci a trovare il tuo mezzo di trasporto, magari hai finito i sogni.. ma per fortuna questo non è il mio caso..
Ti abbraccio.. ci sentiamo..
Fabrizio, sono d'accordo con te, la pioggia è quasi un simbolo di rinascita, dopo tutto è più bello, più chiaro.. con o senza il sole..
Buona giornata..
Mia cara Regina, bello ritrovarti.. spero di essere all'altezza di quanto mi chiedi.. :) arrivo subito.. :)
Intriganti, non devi scusarti.. il ritorno è stato tragico anche per me... cercherò di riprendere i ritmi persi, quanto prima..
Un abbraccio..
Ti auguro buon Viaggio, con un leggero ritardo. Che la pioggia sia il miglior battesimo pagano per l'avventura che andrai a vivere.
Perchè ogni Viaggio, lo sappiamo bene, nasconde sempre qualcosa di emozionante.
BUENA VIDA
La pioggia fa parte del ciclo della vita, evapora crea le nuvole per poi ridiscendere e nutrire la terra. Senza non si potrebbe vivere e come spugne ci saziamo. Ben tornato ^_^
Mi manchi, eh...
(posso dirlo???) :-P
@ intriganti:
il guerriero ultimamente si fa desiderare... :-(((
Lo vedo, orchy, lo vedo. Insomma... ci lascia ad attenderlo sulla porta della sua accogliente casa. Come minimo, quando torna dovra' offrirci un bel caffe' caldo, perche' mi saro' completamente congelata. Fa freddo qui, senza lui.
:-D
non sai quanto capisco questo sentire associato alla natura...:-)
Buon week-end...:-)
... Ti aspetto....
Cucù ...
questi stereotipi ... come immaginare Palermo sotto la pioggia,ad esempio :) dawoR**
ciao, mi sono ritrova qui girovagando per blogspot.
naturalmente non so tu chi sia, ma è interessante ciò che scrivi..
tornerò presto a trovarti
buon viaggio!
(riferendomi al tuo commento), anch'io la penso cosi', ma penso anche che se proprio qualcosa debba esserci (e parlo di sensazioni concrete) per quanto mi riguarda preferisco essere circondata dalla terra grezza e un lago davanti agli occhi e provare un benessere inaspettato, che stare immersa nel tutto e non sentire niente..per quanto il "tutto" sia comunque indispensabile..quindi, credo siano necessari entrambi, ma la sensazione che dà lo scoprire tanto nelle piccole grandi cose che sembrano niente è indescrivibile..:)
Ciao!!!!!!!!
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