domenica 13 luglio 2008

La pena di morte

Il 10.07.2008 è la data in cui un bastardo detto "Il gordo" è stato arrestato dalla polizia spagnola per essere stato riconosciuto colpevole di aver ucciso e poi abbandonato in un parco una ragazza italiana di nome Federica, la cui unica colpa per questo bastardo era possibilmente quella di essersi rifiutata di avere rapporti con lui dopo una serata passata in allegria con altri amici alcuni dei quali occasionali come questo bastardo strafatto di droghe.

A parte la speranza ardente che i poliziotti spagnoli mantengano la loro fama di aguzzini, riducendo ad un vegetale questo pezzo di bastardo... la questione mi rimanda ad un tema che di questi tempi mi vede assoluto sostenitore : la pena di morte.

Quale soave concetto è racchiuso in queste tre parole, che riuscirebbero a permettere miracolosamente non di far tornare in vita, purtroppo la povera Federica, ma di fare una corretta giustizia del resto dovuta ai genitori che in questi giorni stanno realmente provando cosa possa sognificare vivere all'inferno.
In effetti se vogliamo pensarci bene, nel mondo la maggior parte della gente crede che una giustizia fatta da 20 originari anni di galera, senza eventuali attenuanti.. tipo semi-infermità mentale temporanea dovuta alle droghe... possa realmente lavare un crimine così orrendo per il quale nessuna giustificazione è applicabile... beh non la vedo così..

Prendiamo l'italiucola, per esempio, che ha proposto la moratoria per l'abolizione di questa pratica quasi sacrosanta... in italia una sorta di ministrucolo ha introdotto una straordinaria legge che premia coloro i quali si sono macchiati di gravi colpe, lasciandoli liberi prima del solito... una sorta di riconoscimento al valore socio-civile, insomma... di modo che se galera dovrebbe significare recupero, in effetti poi di fatto non è così, e il circa 35% dei reati commessi negli ultimi due anni dopo l'introduzione dell'indulto ne è la conferma.

Ma allora, mi spiegate perchè i cittadini onesti, non solo rischiano di farsi ammazzare in mezzo la strada da un pazzo bastardo, ma pure devono pagare l'hotel a 4 stelle a pezzi di merda che come il responsabile del massacro del Circeo scarcerato per "permesso premio" una volta usciti commettono gli stessi crimini su cui poi l'opinione pubblica ha il coraggio di piangerci sopra?
Mi spiegate perchè allora "nessuno deve toccare Caino" ma Caino può permettersi di toccare e uccidere chi vuole lui?
Mi spiegate perchè lo stato e la società tutta non può decidere di intendere la pena di morte come una pratica volta ad eliminare un porco bastardo comprovatamente pericoloso per i cittadini che si è macchiato di crimini come omicidi, pedofilia, violenze ... quando poi invece lo stesso porco bastardo può decidere di uscire da casa e compiere tutte le boiate che vuole anche semplicemente per dare sfogo a istinti frutto di complessi e malattie mentali?

Capisco perfettamente che con questo post mi attirerò parecchie polemiche, ma se è vero quel che recita l'articolo 19 della Dichierazione internazionale dei diritti dell'uomo e cioè che:


1. Ogni individuo ha diritto a non essere molestato per le proprie opinioni.
2. Ogni individuo ha il diritto alla libertà di espressione; tale diritto comprende la libertà di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee di ogni genere, senza riguardo a frontiere, oralmente, per iscritto, attraverso la stampa, in forma artistica o attraverso qualsiasi altro mezzo di sua scelta...
beh.. allora ritengo di non aver compiuto niente altro che un mio leggittimo diritto...

36 commenti:

intrigantipassioni ha detto...

... Qui sfiori un tasto che mi riguarda molto da vicino... Non solo sono ragionamenti e domande che 'noi' ci facciamo ogni santo giorno, ma e' anche il mio campo di studi...
Vedi, queste 'persone' (mi fa quasi schifo chiamarle cosi') non hanno nessuna paura della morte, anzi... la sbeffeggiano, ci ridono sopra... Non gliene puo' fregare di meno se li fai fuori... Percio' essa diventa una sorta di 'favore', perche' uccidendoli gli si vietano anni e anni di carcere, torture inflitte da altri detenuti e via dicendo...
Quando li guardi negli occhi capisci che non hanno emozioni, ricordi, non hanno cuore... Ti raccontano i loro crimini come se fossero un semplice gioco dove il piu' debole e' giusto che perisca... Ti dicono con naturalezza 'e' logico che l'ho fatta fuori, mi ha risposto male! mi ha rifiutato!'... e allora vorresti solo essere come loro per potergli spaccare la faccia a sprangate... Ma non lo sei... e dunque cerchi di comprenderne i meccanismi mentali... Spesso senza risultato.
Tornando alle pena di morte... voglio esseer sincera: secondo me, dovrebbero essere messi nella possibilita' di campare fino a morte naturale, pero' con le peggiori condizioni psicologiche possibili... La soluzione migliore sarebbe l'isolamento a vita... Altro che ore d'aria! Bisognerebbe metterli nella condizione di pensare, pensare, pensare fino a impazzire... Non vedere nessuno... nemmeno i famigliari... MAI...

... I loro sguardi gelano l'anima...

Nadia ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Nadia ha detto...

Certo hai usato parole crude in questo post ma credo MAI quanto i genitori della ragazza...o almeno quanto quelle che avrei usato io fossi stata la madre...
Credo che giustizia sarà fatta per questa persone che non merita neanche di essere chiamato come tale.
Sarà chiesto ai genitori di perdonare come si è fatto per altri casi simili...ma perdonare che???

Lavori forzati a vita per questi " elementi" che non meritano di far parte della società, lavori nelle peggiori condizioni altro che carcere e uscite premio per buona condotta!!!
In pasto ai leoni, l'alternativa come ai tempi dei romani quando il pollice del sovrano decideva la sorte...
Che Dio mi perdoni per queste cattiverie...
bacio...

Kniendich ha detto...

Intrigantipassioni... ti ringrazio per questa testimonianza che fatta da te con la tua esperienza diretta sul campo, acquista un grande significato. Sono d'accordo, è vero, vivere nelle condizioni descritte da te è una tortura forse peggiore rispetto alla morte che potrebbe significare una liberazione... si è vero.. ma il problema sono tutte quelle attenuanti, quegli sconti di pena, quel pietismo e perchè no... il buon lavoro degli avvocati, che riducono di moltissimo la reale condanna..... e della tortura di cui tu giustamente parli, non resta che un dolce e malinconico ricordo...

La rabbia in questi casi non è facile da smaltire... e una soluzione drastica rappresenta solo la voglia di liberarsi velocemente da un peso che resta sulla coscienza di chi ha ancora dei valori in cui credere, oltre che su quella dei povei familiari... prima che un'altro indulto li premi ancora...

Grazie, e buona domenica...

Kniendich ha detto...

Esatto Orchy, altro che perdono... i leoni mi sembrano pure adatti, ma vuoi che quei poveri animaletti si nutrino di carne dopata?? Carne inutile...

Dio non deve perdonare te, me e chi la pensa così... deve provare almeno lui a perdonare tutti quei bastardi che compiono crimini del genere...
Bacio a te..

MasterMax ha detto...

Semplicemente perché non si può punire un reato commettendo con lo stesso reato. E' sbagliato uccidere qualcuno perché ha ucciso. Uno Stato deve andare oltre le pur comprensibili ragioni umane che ci portano a pensare secondo la logica dell'occhio per occhio dente per dente.

Dani ha detto...

Ciao Knien,grazie degli auguri....
riguardo al tuo post io credo che la morte in certi casi sia troppo poco,quasi una liberazione...io lo chiuderei in una stanza con il padre e i fratelli e gli amici.....si troppo comodo morire....
ciao
con rinnovata stima e immutato affetto

Ares ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Kniendich ha detto...

Master.. so come la pensi... è vero anche il tuo punto di vista, sui nostri reciproci blog ne abbiamo spesso discusso..
Solo.. non riesco a capire come possa essere possibile parificare con la parola "crimine" l'azione di uno sconsiderato, con quella che potrebbe commettere a tutela di una comunità lo stesso stato..

Voglio dire.. insomma... un Crimine è un reato contro l'umanità... la soppressione di un essere pericoloso è tutela della propria esistenza ... la vedo così..


Dani, concordo con la tua idea.. ma è il volere tutto e subito che mi da la sicurezza che nessun indulto gli possa più servire...

E' sempre un piacere risentirti...

Nadia ha detto...

Dio avrà già perdonato...siamo noi che non riusciamo a farlo per scontati motivi.
La rabbia ci fa ragionare a volte in modo sbagliato...è vero , i leoni non servono a nulla, era solo un pensiero liberatorio...
Se optiamo per la pena di morte, non risolviamo un gran chè... è giusto che paghino per il reato...sotto altre forme.

Vorrei aggiungere un'altra cosa, ma scatenerei il putiferio, per cui mi tengo il pensiero per me, per questa volta...
Bacio...

intrigantipassioni ha detto...

@kniendich... gli sconti di pena e le attenuanti, purtroppo, sono state introdotte da chi non ha mai capito niente di giustizia, di senso del dovere, di rispetto, di regole e restrizioni dovute, di strette di mano sincere e di laelta'... Loro hanno dato l'opportunita' di avere attenuanti laddove non ce ne dovrebbero essere... E noi non possiamo fare altro che obbedire a queste assurdita' da voltastomaco... Vederli uscire dopo quello che hanno fatto! Penso che se fossi una famigliare di qualche vittima potrei anche pensare di essere stata presa per il c... dalla legge... Ma purtroppo la legge la decide chi con essa ha poco a che spartire...
E ovviamente sono sempre loro a aver dato la possibilita' agli avvocati di ridurre le pene... questi ultimi seguono solo regole scritte...
Grazie a te per aver trattato un argomento cosi' delicato...

@orchy... se tu davvero non volessi dire quello che hai pensato, non avresti mai scritto l'ultima frase... percio' aspettiamo la tua idea cosi' sconvolgente...

Kniendich ha detto...

Orchy, giustamente ognuno deve fare i conti con la propria coscienza e questo post abbastanza crudo, al di le delle idee che io possa realmente avere, l'ho creduto utile a porre l'accento su una giustizia molto lasciva piuttosto che pietosa.
Naturalmente capisco i motivi per i quali tu non vuoi esprimere a fondo quello che pensi, e non sarò io a forzarti... solo sappi che quì da me devi sentirti libera di dire come la pensi ... proprio in rispetto dell'articolo 19 che ho inserito nel post...

Un bacio..


Intrigantipassioni, sono perfettamente d'accordo con te... lo so siamo costretti a subire un sistema che non ha mai chiesto ai reali protagonisti nessun parere, e so anche che un concetto così alto come quello della giustizia, da sempre declamato fin dai tempi in cui Socrate o Platone ne riconoscevano la grandissima importanza, è stato fino ad oggi gestito da persone che effettivamente non ne capivano nulla.

E' proprio questa passività indotta e obbligata che genera reazioni in chi vorrebbe vedere cambiare le cose anche un pò per proprio merito; ed è proprio su questa reazione che faccio spesso leva per pubblicare i miei post... io preferisco dire, far sapere, gridare la mia rabbia sperando che qualcuno in alto possa leggerlo.. è un messaggio che affido al mare dentro una bottiglia... bottiglia che prima o poi arriverà al destinatario o chi per lui...

Ringrazio te per i tuoi commenti ... un abbraccio..

MAX ha detto...

Io sono un padre di due ragazzi, rispettivamente di 26 e 19 anni. Sai come mi girano le palle ripsetto a quanto hai descritto?
Purtroppo la pena di morte non risolve il problema, anzi, secondo me, lo aggrava. Chi ha già ucciso non ha nessun problema a reiterare i precedenti delitti. (COSA AVREBBE DA PERDERE DI FRONTE AD UNA EVENTUALE PENA CAPITALE?)
Ognuno la pensi come vuole ma l'esecuzione capitale, credo, non sposterebbe il problema di un millimetro.
Scusa per lo spazio rubato.
Ciao cucù ..
P.S. Se ci sono errori, fammelo rilevare, se non si può scherzare sui blog, specie sul tuo, farò altrettanto.
Ti rinnovo una serie di cucù .. cucù .. cucù .. cucù .. cucù ..

MARGY ha detto...

davanti a questo post..mi alzo e applaudo!..
la penso esattamente come te.. anche io sono a favore della pena di morte, sebbene..in Italia, non credo che possa servire!!
è come dare un'arma pericolosa in mano a un bambino!..
In Italia ti mettono in galera gli innocenti..mentre i veri assassini, te li vedi in giro lberi, in tv e pure come ospiti in discoteche!..
L'Italia ucciderebbe gli innocenti!
cmq...ritorno al concetto del post: sono a favore, anche io, alla pena di morte!

Kniendich ha detto...

Ciao Max cucù .. non ti dispiace se ti chiamo così, vero? Ci sono tanti Max in giro.. :)
Lo capisco cosa intendi.. e credo che forse con un pò di saggezza in più potrei anche condordare.. ma vedi, in ogni caso a me cittadino che rischio ad ogni passo, e a me vittima che ho subìto un crimine, poco importa se il reo non ha nulla da perdere... basta che paghi senza indulti o sconti di sorta e soprattutto, che si tolga dalle scatole... a maggior ragione con un pericolo di reiterazione di reato...
Eliminarli servirebbe non a lui.. ma a noi.. e la società sarebbe più pulita. Poi che la pena di morte non risolve i gravosi problemi che la nostra giustizia ha, quello può essere anche vero, ma vuoi mettere un bastardo in meno nella società... NON HA PREZZO..

Grazie per il commento... sei il benvenuto... ricambierò al più presto..


Margy, a parte il piacere di averti come lettrice... ne provo uno maggiore sapendo che su alcuni temi la pensiamo allo stesso modo... su quelli di una certa importanza... :)

Buona serata..

jane ha detto...

Viviamo nostro malgrado in una società che permette ad animali come questo,e sono stata troppo gentile, di vivere e raccontare queste "bravate" come niente fosse...sono inorridita leggendo i giornali e mi chiedo da credente se dovesse succedere ad una persona a me vicina tutto questo come reagirei...Perdono?? parola grossa quando il rispetto per la vita di un'altra persona non vale niente!!! pena di morte? troppo facile per loro: io sarei molto più crudele...anche se contro il mio credo, ma la vicenda come tante altre mi schifa anche se una domanda mi sorge spontanea:si può evitare tutto questo??? un abbraccio

Regina Madry ha detto...

Ciao K., l'argomento è vecchio come il mondo, e come la rabbia che è naturale quando si sentono certe storie..però il problema è triplice: 1. la pena capitale è una sanzione relativamente lieve rispetto a un ergastolo correttamente applicato (il che è una utopia in Italia oggi) e 2. anche giuridicamente e eticamente uno Stato di diritto non potrebbe praticare ciò che vieta (ossia l'omicidio) e 3. esiste sempre la possibilità di un errore giudiziario, in questo caso senza ritorno.

Quello che manca gravemente è uno straccio di certezza della pena, altro che.... :((

intrigantipassioni ha detto...

@jane... purtroppo alcune persone nascono con questi istinti... non sono certo giustificate (e ci mancherebbe!!!), pero' questo sta a significare che tutto questo non si puo' evitare... ma si potrebbe RIDURRE.
... ultimamente stanno succedendo cose orribili e sempre di piu' ci sono in mezzo persone insospettabili, tranquille, che hanno alle spalle una vita esemplare e poi, cosi', d'un tratto... scoppiano e fanno stragi, omicidi, violenze... e tutto questo perche'? ... perche' la societa' e' violentata psicologicamente, sottoposta di continuo a problemi, preoccupazioni... che, purtroppo, in alcuni (forse predisposti) si manifestano cosi'...
... sempre piu' delitti in famiglia, anche verso i figli.. ma io dico: FIGLI!!!!!
... a volte ci sono talmente in mezzo che e' come se accadesse a qualche mio parente... pero' non ho idea di come reagirei se mi toccasse davvero da vicino...

Kniendich ha detto...

Jane, sul perdono non metto parola.. io non voglio emulare Clint Eastwood ma in effetti chi perdona è Dio ... l'uomo non è assolutamente tenuto a farlo ... e io lo escludo radicalmente in quanto geneticamente non supporto questo sentimento...
Se si può evitare? Beh, non credo.. l'omicidio è vecchio quanto l'uomo e recidivare è sempre possibile... evitare pene radicali? Forse con pene dure certe e sicure.. e qualche avvocato in meno...

Si Regina, lo so è un tema vecchio ma purtroppo torna sempre attuale... Il punto 1 potrei condividerlo se esistesse ancora l'ergastolo... inteso come stare dentro fino alla morte naturale del bastardo, non 20 anni.. quello è un omaggio che paghiamo caro tutti noi.. punto 2.. lo stato DEVE anche tutelare i cittadini eliminando le mele marce... non si può pretendere per pietismo o buoni sentimenti di far coesistere buoni, cattivi e riduzioni delle pene, perchè alla fine piangeremo sempre qualcuno, sperando che non tocchi mai a noi...

Intrigantipassioni la società come giustamente dici tu, è cambiata come se fosse inglobata in una spirale interminabile di violenza... lo stato deve adeguarsi, così come il mondo intero.
Ti porto un esempio... rapine in casa... se ci scappa il morto di un pezzo di m.. rapinatore allora la galera per chi si è difeso è certa... se succede al contrario allora dopo 6 mesi è fuori.. per cavilli e indulti..
Questo è assurdo e lo Stato non può far finta di nulla..
Io non avrei alcun problema a farmi giustizia da solo.. contro chi si permette di entrare a casa mia e terrorizzare la mia famiglia.. poi il resto lo intendo solo un male minore.. non potrei mai perdonarmi di aver lasciato vivere un bastardo che mi entra a casa...

intrigantipassioni ha detto...

@kniendich... purtroppo quando le cose accadono, le reazioni non sono mai quelle che ci siamo immaginati.
Il fatto che citi tu e' reale e piu' che mai attuale... uccidere un rapinatore porta in galera il proprietario di una casa (o negozio), viceversa il primo se la cava con qualche mesetto, garantendosi la liberta' grazie a una legge del ca*** introdotta da persone del ca***.
Guarda, evito di dire di piu', perche' in realta', non dovrei nemmeno 'parlare'...

Semplicementeio ha detto...

in Italia purtroppo manca la certezza di una giusta pena per alcuni reati che...gridano vendetta.Si,il senso di vendetta, quella che un buon cristiano non dovrebbe avere in alcune circostanze è la giusta soddisfazione per dare sollievo a famiglie che si sono trovate a vivere alle soglie dell'inferno per colpa di coloro che ragionano con le loro inutili appendici...E' la giustizia che è carente carenti in Italia, e pensare che il legislatore per la sottrazione di un minore ha previsto una pena di soli 3 anni Per chi dice che i alcuni carnefici trovano nella morte la loro liberazione...bene, che siano accontentati.Vorrà dire che nel procurargliela si avrà avuto compasssione di loro.Scusami kni...sono stata un oò dura ma credo che riuscirei a strappare io stesa il cuore dal petto di una persona se fossi un familiare di una vittima

Kniendich ha detto...

Intrigantipassioni.. hai perfettamente ragione, le reazioni sono frutto di millesimi di secondo in cui la vita passa davanti come in un film, e pur di liberare la propria famiglia da una situazione del genere si sarebbe disposti a far di tutto.. Capisco perfettamente che è meglio dire una parola meno in alcuni casi, piuttosto che una in più... e ti apprezzo per quanto fino ad ora ci hai insegnato..
Un abbraccio sincero...

Semplicemente, sai una cosa... in men che non si dica, grazie ad un post ci siamo riscoperti in tanti a pensarla allo stasso modo, ma di certo in Italia questo non conviene farlo sapere...
Come dici giustamente tu e come più volte ci ha confermato Intrigantipassioni, in Italia le leggi sono fatte da gente .... "particolare"... quindi divulgare l'esatto contrario di quello che si tende a far sapere, non conviene a molti.
La rabbia sale non solo osservando da inerti spettatori quello che accade intorno a noi, ma anche quando riscopriamo che tutte le leggi oggi in vigore relative alla giustizia sono del tutto inadeguate a tutelare i cittadini...

Possiamo solo far sentire la nostra timida voce... oppure, farci giustizia da soli...
Un abbraccio anche a te..

nonsoloattimi ha detto...

Senza troppi giri di parole... sono a favore della pena di morte e non ho nessuna pietà per questi esseri che non sono neppure degni di essere chiamati animali ( che rispetto a volte più degli esseri umani)... per chi è contrario alla pena capitale, provate a chiederlo alle famiglie distrutte cosa ne pensano... quante volte ho sentito di storie in cui questi esseri, che molto spesso vengono rilasciati dopo aver scontato solo una minima parte della pena,ricommettono gli stessi atroci omicidi??? ... praticamente " delitti annunciati"... il marcio deve essere tagliato alla radice...
scusa se sono stata troppo cruda...

Kniendich ha detto...

Claudia, se tu sei stata troppo cruda, allora io ... ;)

Buona giornata..

Nadia ha detto...

Argomento delicato direi.
Sino a qualche anno fa avrei detto sicuramente "pena di morte" ora il mioparere è cambiato, penso che togliere la vita a questi animali (senza offesa per quelli che lo sono davvero) sarebbe troppo bello. Opterei per la castrazione, che per un uomo è un'offesa indicibile, così potranno ricordarsi per tutta la vita quello che potevano fare e quello che non faranno mai più. BBB

Kniendich ha detto...

Una donna in cammino.. si anche la castrazione sarebbe utile... solo che io preferisco eliminare radicalmente il problema..

Grazie per la visita..

Buona serata...

enzorasi ha detto...

Quindi tu dici: la pena di morte in Italia e in altri paesi esiste già e funziona perfettamente. E’ la condanna eseguita giornalmente dai delinquenti che infestano le nostre strade da nord a sud. E’ una pena capitale senza alcun appello, senza avvocati difensori, che viene comminata in brevissimo tempo in tribunali talmente speciali da non essere definibili. La pena inoltre viene normalmente eseguita in tempo reale…non ci sono celle piene di detenuti in attesa di giudizio, nessun “miglio verde”. Fino a qualche tempo fa pensavo anch’io la stessa cosa poi ho riflettuto a lungo ed ho cambiato idea. Vi sono paesi nei quali la pena di morte esiste da tempo, sono nazioni di colore ideologico opposto USA, CINA, ARABIA…, non mi pare che lì sia cambiato qualcosa in termini di sicurezza e numero di delitti annui.E questo è un fatto concreto,non legato all’etica il cui valore aggiunto ci porterebbe lontano. Io credo che una possibile soluzione sia altrove: si trovi nella creazione di uno stato che faccia il suo dovere, che controlli il territorio 365 gg all’anno, uno stato dove non siano possibili realtà come quella di Gela, Bari, Palermo, Napoli, Verona….( l’elenco sarebbe infinito). Poi si trovi nella certezza della pena (l’hanno detto altri tuoi commentatori) e in una magistratura libera da show politico- elettorali, non legata a ragion di stato e di bottega. Poi si trovi infine in una società che venga aiutata ad uscire da questo sonno del buon senso e della ragione; e ciò è possibile se ognuno di noi fa la sua parte a diffondere messaggi di civiltà e rispetto delle differenze e se li difende contro chi proclama ogni giorno i suoi pamphlet di presunta superiorità sessuale, etnica, religiosa, politica. Kniendlich, credimi è un discorso “trasversale”, riguarda un’odiosa e ubiquitaria moda che puoi trovare in ambienti i più disparati; Federica è stata uccisa in Spagna da un porco che la voleva violentare ma se ci pensi bene è stata uccisa anche dall’idea dello sballo ( quello spagnolo è trendy, in Spagna tutto è meglio
dal respirare allo scopare)dall’idea che una donna sia fondamentalmente una vagina, dall’idea nata nel 68 che un aiutino drogaiolo ci vuole, dai, per capire di più, per vivere di più ( su quest’ultimo punto credimi potrei scrivere un trattato di vita vissuta)dall’idea infine che tutto in fondo sia possibile e giustificabile. L’assassino ha detto ad un’amica di “aver commesso un errore!!!!!!!”
No, io sono contrario alla pena di morte, certa gente deve essere condannata a vivere, in isolamento, senza testate giornalistiche pronte a raccogliere “testamenti ideologici e morali che diffondono il verbo della violenza e dello stupro, senza marce in piazza di gente pronta a manifestare anche a favore della quadratura del cerchio. L’assassino di Federica deve vivere. Male, pensando ogni giorno all’orrore che ha perpetuato e all’impossibilità di riproporlo.
Troppo lungo, vero? Bah, sinceramente volevo dire meglio e di più. Non ci son riuscito. Salutiamo.

Kniendich ha detto...

Caro Enzorasi, mi fa piacere averti quì come lettore e ti ringrazio per aver descritto in modo chiaro la tua idea...
Un pò è anche la mia... a parte l'INcertezza della pena, e il buon lavoro dei difensori che nonostante la colpevolezza riescono a tramutare una condanna per omicidio in un paio di anni di reclusione... nonostante vari sconti e quant'altro hai ben detto tu..
La mia forse è una rabbia dettata dall'età.. e da esperienze fatte all'estero per diversi anni, dove un reo non viene "pietificato" passami il termine di mio uso, come avviene quì..
Non ci sono più certezze in Italia, non c'è più la sicurezza di una giustizia che riesca degnamente a vendicare simili dolori provocati a parenti e familiari, non c'è amor proprio e come in tutte le cose, prima o poi si verifica inevitabilmente una reazione...reazione che è la conseguenza della consapevolezza che la gente prende nel momento che si rende conto di non essere più tutelato..

Capisco che è semplice dire "pena di morte" ma credimi a questa gente vivere importa molto più di quanto non si pensi, molto più di quanto possa oggi importare alla madre di Federica come di qualsiasi altra vittima...
Cina, Texas, Arabia e Turchia è vero che probabilmente non hanno ben risolto la questione sicurezza... ma almeno chi entra nel tunnel dell'inferno come i parenti delle vittime... riesce a veder a volte sedato quell'infinito bisogno di giustizia che fa riflettere sul motivo per cui chi ha deciso di troncare una vita è invece a sua volta ancora vivo e vegeto mantenuto anche dalle nostre tasse..

Sono le mie motivazioni, che spero di cambiare presto... ma in Italia presto significa qualcosa di troppo impegnativo ... fino ad allora non converrà farsi giustizia da soli ??

Salut

Nicolanondoc ha detto...

Caro K.mi è chiaro il tuo post,forse fin troppo.Ho letto attentamente anche i vari commenti,forse anch'io se fossi il padre di Federica,a caldo gli squarcerei il cuore e lo butterei nel cesso,però c'è da farsi una domanda: -se noi fossimo i genitori dei bambini violati,massacrati,stuprati uccisi dalle "bombe intelligenti"nei vari stati in cui esistono guerre",avremmo una possibilità di farci giustizia a modo nostro?
Oppure basterebbe una riconversione religiosa ,vedi Blair,o leggere la bibbia alle 5 del mattino, vedi Bush,per essere assolti dal mondo e magari andare anche in paradiso?
Vorrei tanto che quello che ho scritto lo aggiungessi sotto il tuo post,perchè anch'io sono curioso di capire cosa ne pensano i tuoi lettori.
A questi aggiungerei anche i mafiosi che governano in Italia compreso i loro galoppini.
Un cordiale saluto

Kniendich ha detto...

Mi aspettavo un commento simile, grazie per averlo postato, Nicola.

Vedi, io credo che c'è una origine in tutte le cose, ovviamente, così come per ogni situazione creata dall'uomo c'è una motivazione e una rassegnazione diversa.
A prescindere dalle conversioni religiose in atto o dai problemi morali che alcuni tra gli uomini più potenti del pianeta possono aver considerato... comunque vada le guerre sono il frutto dell'unione tra due opposte fazioni ... è un pò come la nascita di un figlio... e un figlio si sa può portare gioia e a volte qualche dolore.. dove per gioia si intendono miliardi che entrano sia ad una parte che all'altra.

La rassegnazione che prende quando i governanti di un paese, come può essere l'America o uno di quelli arabi che pur non avendo un pezzo di pane da mangiare, conducono e accettano di portare avanti una opposizione per questioni fondamentaliste religiose o etniche, è quella che i nostri padri e nonni ebbero dopo aver vissuto sulle loro carni le guerre mondiali, nelle quali per colpa di pochi persero tutto e tutti.. è diverso dal vedere tua figlia uscire una mattina da casa e ritrovarla la sera sul tavolo di un obitorio per il riconoscimento ufficiale, solo perchè un tizio non meglio specificato, ha deciso di toglierle la vita per problemi mentali suoi o perchè semplicemente "non gliela dava"..

Nelle guerre, la giustizia è quella delle motivazioni che ogni popolo partecipante può avere...quella della cosiddetta ragion di stato e, nel caso dei crimini di guerra è predisposto un tribunale militare, l'AIA, che giudica i responsabili e li condanna ... e l'AIA non è la giustizia italiana...
La morte di bambini innocenti è ugualmente atroce, dirai tu... vero!! E' vero questo, ma le morti di civili innocenti a causa di una guerra, sono da attribuire a decisioni politiche prese da entrambe le parti... ed entrambe i governi avrebbero docuto prima di iniziare, pensare alla vita di coloro i quali pretendevano di difendere..

E' la RAGION DI STATO che "legittima" le guerre.. e la ragion di stato NON è la ragione dei problemi mentali di un bastardo...
Capisci il mio punto di vista? IO non posso decidere una guerra... ma posso decidere un omicidio... un omicidio non necessita di una ragion di stato per essere compiuto... o meglio nessuno può impedirmi di compiere un omicidio se lo volessi..

Prendi, proprio, le stragi mafiose ad esempio, oppure quelle determinate da individui mai legittimati a compiere atti criminosi, come le brigate rosse o simili... organizzazioni paramilitari che in opposizione allo stato, tentano di capovolgere un sistema determinato per scopi personali economici e sociali... sono il frutto di connivenze decennali tra governi e malavita per il raggiungimento e mantenimento di una posizione saldamente confermata all'interno della politica italiana... sono il frutto di uno sfruttamento oligarchico tutt'ora attivo a danno della maggioranza, portato avanti a partire dall'unità d'Italia con l'alibi del bene sociale italiano ... nessuno nel tempo ha avuto il potere nè la volontà di voler cambiare le cose, nessuno ha davvero voluto fare in modo fino ad oggi, di poter davvero creare una giustizia equa e libera per tutti, perchè il pericolo era che gli si potesse ritorcere contro un giorno... contro la casta...e da questo è nato l'indulto, la riduzione della pena, le attenuanti, i domiciliari, la buona condotta, i premi... eeeeeehhhhh ... non è possibile... non voglio starci, caro Nicola...non lo accetto..

Secondo me è giusto che chiunque paghi per i propri crimini in rapporto alla gravità, senza paragoni, attenuanti, sconti, pietismi, indulti e quant'altro...senza per di più, che io cittadino mi ritrovi a pagare tasse che servono anche per mantenere in hotel a 4 stelle questa gentaglia del caz...

E' indecente che io debba essere condannato perchè macello il rapinatore che entra a casa mia, quando se lo stesso uccide me o miei familiari se ne può andare in giro indisturbato per talk show...

E' assurdo... ecco perchè la pena di morte per me rappresenta la VERA giustizia...

Nicolanondoc ha detto...

Caro K. ,come tu ben saprai sono antifascista,quindi è giusto che tra i tuoi link ci siano i tuoi camerati....noi dell'isola ti accettiamo come uomo,ma mai potremo considerare "amici" quelli che sono a favore della pena di morte.Noi abbiamo il massimo rispetto anche per le persone con ideologie diverse,ma ripeto: per noi è inconcepibile poter pensare che si possa essere favorevoli alla pena di morte!!!

Ares ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Kniendich ha detto...

Come ben saprai, Nicola, esprimere le proprie idee non ha prezzo, nè le mie sono in qualche modo "corruttibili", pertanto mi onoreresti se togliessi il mio link dai vostri contatti...
Inoltre, consiglia ai tuoi amici e amiche, di essere più chiari soprattutto nei rapporti umani..

Permettimi di esprimere un'ultima considerazione... essere antifascisti non vuol dire nascondere la testa sotto la sabbia nè promulgare pietismo ad oltranza, che non giova a nessuno..
Se l'esatto contrario è classificabile con la parola fascista.. allora mi onoro di esserlo..

Max ha detto...

ciao da un po non ti commentavo carissimo.
Ho scelto un post pesante per farlo ma tant'è.
Clemenza?perdono?compassione?galera e magari poi l'indulto??
Allora:
1)avremmo fatto lavorare le forze dell'ordine inutilmente in indagini e arresti,tanto vale smantellarle.
2)sarebbe uno schiaffo morale per tutti,soprattutto in chi crede che esista una giustizia.
3)Sarebbe un offesa per i familiari colpiti da quest'ignobile essere senza anima.
Mi metto nei loro panni e come dico spesso,sapendo che il colpevole se ne vaga tranquillo per la città,me lo cerco,lo punisco,e finisco i miei giorni al posto suo in galera...

NO,sorry,niente lavori forzati,niente isolamento,sono solo ed esclusivamente per la pena di morte,lenta,atroce e inesorabile.
Troppi i precedenti e le cattiverie,è ora di finirla.
Qualcuno mi dirà che c'è una giustizia divina per questo....ok io ribatto che a questa risponderemo nell'altra vita,qui,sulla terra ci sono delle leggi da rispettare sia etiche che morali piuttosto che giuridiche.
Questo è quello che penso io e ribadisco il concetto lenta atroce ed inesorabile,senza pietà e senza nessuno intorno.
non continuo oltre per non diventare volgare e non vedermi giustamente sabotato il mio commento.
Guerriero ti abbraccio forte
Max

Max ha detto...

devo replicare a Nicola,se posso Kni,e scusami se abuso del tuo spazio...
Vorrei capire cosa intendi per camerati....
Non mi risulta che in alcuni stati americani,dove esiste ancora la pena di morte vi siano CAMERATI.
Non ne darei un indirizzo politico all'opinione contro un crimine,contro ad un atto che di umano non ha niente.
Direi anche che è facile perdonare ed essere razionali quando la cosa non ci tocca.
Quindi prima di asserire che i link qui presenti,sono camerati solo perchè daccordo con il post ammettono la pena di morte,pensaci poichè credo sia una libertà di pensiero che possa nascere a prescindere dalla propria corrente politica.
Poi,io penso,come tutti credo,che le nostre opinioni non devano per forza di cose essere legate alla nostra posizione politica.
Cioè,per essere chiari,non è che perchè sono comunista devo pensare come mi suggerisce marx,sarebbe improponibile per me.
Quindi,ripeto,io sono favorevolissimo alla pena di morte,ben venga e questo non perchè sono di destra( cosa che non ho mai nascosto),ma perchè la ritengo una soluzione,forse l'unica.
Un ultima cosa che non mi è piaciuta molto,ma è una mia opinione personale,quindi irrilevante.
Io non sono abituato a chiamare amici solo chi la pensa come me ma a chi mi rispetta e mi da fiducia.
Sai quanti amici marxisti ho tra le mie fila??Semplicemente cerchiamo di non addentrarci in dibattiti di natura politica ma anche se dovesse succedere non è un dramma poichè il rispetto e la stima che abbiamo tra noi è più forte.
Tu hai scritto questo:
ma mai potremo considerare "amici" quelli che sono a favore della pena di morte.Noi abbiamo il massimo rispetto anche per le persone con ideologie diverse....
non lo vedo molto coerente come discorso.
Scusatemi ma avevo bisogno di chiarire questo piccolo concetto e forse vi ho rubato anche troppo spazio.

Kniendich ha detto...

Max, prescindiamo dal fatto che tu quì sei e sarai sempre libero di usufruire degli spazi nel modo in cui lo riterrai giusto...
Siamo d'accordo su molti temi sociali, politici e quant'altro, e me ne rallegro..

Come giustamente dici tu, quand'anche fossimo stati di idee apertamente contrarie e diverse, non avrei mai minimamente pensato di tegliare i ponti con te solo per questo... un comportamento del genere lo trovo molto più dittatoriale di quanto il caro Nicola voglia evitare di essere..
E poi anche mi sa di una inopportuna censura... e con la censura non c'è polemica, si sa...

Riassumendo Max, onorami quando vuoi delle tue visite e commenta pure come credi..

Un abbraccio sincero..