sabato 21 marzo 2009

Una goccia di resina...

L'impercettibile della natura che insegna e fa riflettere su cose talmente grandi da non poter essere contenute nemmeno nella mente umana... una goccia piccola di resina, parte infinitesima di un sistema ancora per molti versi sconosciuto, cui noi tutti apparteniamo dall'inizio delle cose e che in parte prende il nome di NATURA... Natura fatta di miliardi e miliardi di piccole cose ognuna di esse con un enorme mondo al suo interno e grandi lezioni da impartire a chi come l'uomo, si crede invincibile padrone del mondo... e invece suo malgrado non è altro che l'essere più fragile del creato...

... Ambientazione... parcheggio del posto di lavoro, auto nuova costata l'ira di Dio, ore 8:45 del mattino... insomma una grama e normalissima giornata lavorativa.. se non fosse per un decennale albero di pino sotto cui la macchina ha trovato il suo posto..

... Il fatto... ore 13:00 uscita per pausa pranzo.. come tutte le auto nuove non si smette di ammirarle se non dopo almeno un anno.. cofano posteriore.. eccola lì.. in bella vista una goccia di resina che silente e potente ha deciso di posarsi proprio laddove non avrebbe nemmeno dovuto pensare..

... Ore 13:15... nonostante i ripetuti attacchi di panico già diverse volte succedutisi con impatto devastante, decido di mangiare un boccone e pensare al da farsi magari poco prima del rientro al lager lavorativo...

... Ore 15:00... l'imprescindibilità del destino comincia la sua opera distruttiva.... un pò di nafta può servire a calmare il 104° attacco di panico... se non fosse per un maledetto oggetto di fortuna che trovo nei servizi degli ambienti lavorativi ... "la spugnina per i piatti"... non quella di metallo..bensì la classica spugna con un lato abrasivo e uno più dolce.. decido maledettamente di usare la parte più abrasiva, pensai, visto che la resina è dura a venir via...

.... Ore 15:22... la tragedia... la goccia di resina viene via quasi subito, con la nafta, ma il potere abrasivo della spugnina lascia graffi vistosi e maledetti sul cofano ... questo è un danno... per cui avendo oramai superato con successo il 187° attacco di panico.... decido quasi quasi di togliermi la vita per impiccagione ... quando pensai che un paio di amici carrozzieri potevano recidere il cappio che avevo provveduto saldamente a stringere di già attorno al mio collo...

.... Giorno successivo, ore 8:30.... di buon'ora mi reco dai miei salvatori spiegando loro che il mio livello di stupidità aveva fatto si che mi rendessi conto di non voler continuare più a vivere... e concordato per il giorno appresso, il taglio al mio cappio oramai quasi soffocante.. continuo ad attendere di aver salvata la vita ...

.... Ci siamo... l'operazione ha inizio e dopo 10 minuti... ZAC... !!! tutto fatto... cofano tornato nuovo e cappio reciso ... sono felice... contento... intanto chiamo il notaio per intestare una casa l'uno a mò di ricompensa ai due fratelli carrozzieri per sdebitarmi opportunamente... nulla da fare.. l'amicizia non richiede venialità.... sento però di amare queste due persone e decido di buon'ora oggi di portare tutto l'occorrente affinchè una decina di persone che lavorano in quella officina possano fare una ottima e abbondante colazione...

... Oggi ore 8:45... cornetti e caffè caldi a volontà per tutti... scendo lo scivolo dell'officina e finisco a gambe all'aria a terra per uno scivolone... caffè e cornetti sono salvi, e io pure..tutto sommato..
solo che razionalmente sono stato catapultato nel 2049 ... stessa situazione ma con 40 anni in più.. 77... stesso scivolone ma con : femore rotto... gomito contuso o rotto... colpo della frusta al collo e chissà quanti giorni di ricovero...

Ecco... per una semplice maledetta goccia di resina adesso mi ritrovo quì a riflettere sulla stramaledetta fragilità umana e sulla felicità di essere ancora giovani e forti che spesso non teniamo nella giusta considerazione come mezzo per esserne felici...
Mi ritrovo a chiedermi ancora una maledetta volta perchè un Dio enormemente buono e caritatevole abbia potuto concepire un mezzo come la morte per effettuare un ricambio nel mondo ... un Dio che "dona" la morte ai suoi figli che siano giovani o vecchi, ricchi o poveri, buoni o cattivi... ma dico.. non c'era un modo diverso di risolvere la situazione??? Un modo diverso per amarci...

E ancora ... può una goccia di resina contenere un potere talmente enorme da permettere a noi miseri e fragili esseri umani di riflettere su come sia ineluttabile il nostro destino... e su come sia allo stesso tempo incredibilmente non modificabile il suo corso... ???

Evidentemente si... e probabilmente dovremo rendercene conto ogni qual volta osserveremo una goccia di rugiada che cade da una foglia, o lo stesso fiore che sboccia in primavera.. o ancora la natura tutta in ogni sua infinitesima forma...
....evidentemente... qualcuno o qualcosa ha voluto darmi una lezione da ricordare soprattutto quando per incoscienza tenterò ancora una volta di sfidare inconsapevolmente il mio destino... anche solo correndo in macchina ad una velocità non convenzionale...

17 commenti:

JANAS ha detto...

ahahhahha! :))))))))))) kni...per ora sorrido, sapendo che tutto è andato a buon fine!
Ma sappi che sicuramente la lezione c'è...e il risultato sono queste tue riflessioni, a cui se avrò un po di tempo in più a disposizione darò una più ampia lettura!! hai buttato nel pentolone un bel po di riflessioni che meritano, di essere soppesate..
pero un abbraccio!! :))))))

JANAS ha detto...

per ora un abbraccio ..mi sono persa uno spazio e un "ra"

Kniendich ha detto...

Janas.. è per me un onore averti strappato un sorriso per il quale ti ringrazio..
Se vorrai, sai che ti aspetterò come una maestra in questo mio spazio..

Un abbraccio..

Capitano ha detto...

Siamo quotidianamente circondati da piccoli, apparentemente insignificanti spunti, che però possono essere finestre su riflessioni più ampie. Anche una goccia di resina, davanti ad una mente predisposta, può dire tanto.

Se può consolarti anche io sono stato così stupido da usare la spugnetta, dal lato verde, sul cofano della mia Panda nuova... sai, i colombi e il loro stomaco debole. Fortunatamente il danno è stato minimo, ma dopo qualche imprecazione mi sono detto: "Suvvia, è solo un oggetto, poteva andare peggio".

BUENA VIDA

Kniendich ha detto...

Capitano, come sempre hai ragione.. infondo è solo un oggetto.. e quel che conta è capire i segnali che mandano le piccole cose di ogni giorno...
...Però vivere può anche voler dire affezionarsi alle cose che ci circondano, gioire e soffrire per esse.. anche se semplici oggetti..

Un abbraccio

Nadia ha detto...

:-DDD se fosse stata una donna con la spugnetta abrasiva...:-DDD

Il concetto di morte purtroppo non riesco ad affrontarlo...è più forte di me... credo che non riuscirò mai ad accettarlo... ( ne abbiamo anche parlato )

Lone Wolf ha detto...

Un giorno discuteremo con appassionata convinzione delle possibili conclusioni esistenziali che si possono trarre da un sacco di cose.

Quando ti casca una goccia di crema pasticcera sul vestito ancora fresco di tintoria.

Quando senti la pioggia sul viso come l'unica compagna che ti consente di piangere a testa alta in mezzo alla gente (J. Morrison).

O quando una certa donna entra in una stanza.

La tua.

Per il momento sottolineerei solo che NON ESISTE la velocità non convenzionale.

Se non ci sono autovelox, s'intende :D

Kniendich ha detto...

Orchy.. bentornata da queste parti.. :)
..Se fosse stata una donna... avrebbe usato altro che la spugnetta abrasiva.. magari un cacciavite.. che ne so.. :) :)
Un bacio..

Lone.. grazie anche a te per esserci..
Si, sarà bello parlare di quanto universale sia il concetto esistenziale della casualità.. spero riusciremo presto a parlarne.. :)

Concordo sulla velocità.. appassionato anche tu??? :)

Un abbraccio

Nadia ha detto...

Kniendich:
gne gne gne.... una donna sarebbe stata moooolto più delicata...tzè!! ;-)

Lone Wolf ha detto...

Sempre.

......... beh.

QUASI sempre. ;)

Bruja ha detto...

...se vogliamo coglierli, sono infinite le piccole e apparentemente insignificante cose che fanno riflettere...:-)
forse ci sono dei momenti in cui siamo più portati a farlo, ed altri meno...:-)
p.s. però pure te, nafta e spugna abrasiva sulla vernice nuova???..dov'era la testa...?...:-)

Capitano ha detto...

Un passaggio, un saluto.

BUENA VIDA

JANAS ha detto...

kni..dai che poi non sono così male le gocce di resina ;)
memore del tuo racconto ne ho fotografato alcune...:))))))))))))

Anonimo ha detto...

bello e intenso... come sempre... lascio al momento la consapevolezza , per ora godo e apprezzo ogni istante... un bacio
Claudia

MAX ha detto...

Bè, io la morte l'ho vista in faccia.
Sono stato contento, dopo alcuni anni, di aver potuto raccontare l'avvenimento.
Ciao

JANAS ha detto...

Oh..ma non ti sei più ripreso dallo scivolone o dalla goccia di resina....vah consolati qui cascano gli alberi interi sulle macchine!!!
un saluto ...

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good