lunedì 18 febbraio 2008

Dove andrò domani....


Mi sono svegliato di buon'ora, oggi, mi sono lavato la faccia, i denti e sono uscito; erano poco più delle 7 di mattina e il freddo di queste ore mi gelava la faccia. Era tuttavia piacevole, perchè tutto era stato dettato da una insonnia che mi prese fin dalle 5 quando per cause a me ignote, mi svegliai con la strana sensazione di essere ritornato da un viaggio, da un lungo viaggio fatto in silenzio nel mondo onirico dei miei desideri.
Mi riscoprii in quelle due ore di rigiri nel letto caldo, a ricordare luoghi straordinari, luci naturali fantastiche e soprattutto una serenità fuori dal normale e per me del tutto inusuale.
La parte ansiosa del mio io, infatti, è giornalmente messa a dura prova dalla realtà che mio malgrado mi circonda e che prende il nome di... palermo... parola che evoca immense negatività volute dagli uomini, più che dai luoghi geografici, in sè peraltro accettabili dal punto di vista naturale. Insomma, era tutto come se realmente fossi appena tornato da uno di quei porti irlandesi dove in inverno un paio di pescatori si accovacciano ai margini di un baratro a strapiombo sull'oceano, con dietro prati immensamente verdi e in alto solo tramonti dalla bellezza mozzafiato.... ecco tutto mi portava lì, questa mattina... così mi alzai, diedi un bacio a mia moglie e uscii in silenzio mentre il sottile celeste dell'alba stava per inondare la fredda isola che mi ospita ... andai a piedi verso il mare, fortunatamente a poco più di 1000 metri da casa mia e mi sedetti accanto ad un pescatore, in silenzio, osservandolo mentre tirava in secco le sue reti e si preparava ad affrontare il mattino, per lui già cominciato almeno 5 ore prima.

Respirai, lo feci decine di volte chiudendo gli occhi e ripensando a luoghi lontani, lontanissimi, chiusi dentro di me e inarrivabili; mi sentii bene, ero di buon umore e l'energia del sole freddo di Febbraio stava iniziando a prevalere sulla mia pelle, così decisi di ritornare, lo feci piano a piccoli passi, godendomi la città vuota e fredda e ripensando a quanto provai minuti prima.

A casa, mi infilai tra le coperte e le braccia di mia moglie; era ancora presto ma stavo bene ero sereno... lei non mi chiese nulla, capì solo che quanto feci ebbe un effetto positivo sulla mia psiche, così si fece l'amore e iniziò la nostra domenica... una domenica serena, suggellata da un buon caffè, qualche toast e del succo d'arancia fresco..

Restare in silenzio, osservare e assecondare i propri aneliti è la cosa più bella... ma oggi bisogna sbrigarsi o si rischia di essere interrotti da un'altro stacco pubblicitario...

19 commenti:

Grissino ha detto...

Ma hai usato il passato remoto volutamente? Terribile scritto cosí.
:-(
Sorry per il commento negativo, ma non riesco a cantare palle ;-)

Kniendich ha detto...

Ciao Grissi, no mi fa piacere che tu sia schietto, almeno con me.. :)
Piuttosto ho usato un passato remoto perchè ne ho scritto la notte, quasi un giorno dopo, ma soprattutto perchè per me è stato un momento strano e particolare, e lo scorrere del tempo lo renderà sempre più lontano e forse irripetibile. Quasi una consapevolezza che le cose belle sono difficili da ripetere... scusa ma il mio pessimismo a volte esce più teatrale che mai...

Grazie .. ti abbraccio

ELLE ha detto...

leggendoti mi hai donato tranquillità. Godere della città vuota al mattino presto anche d'inverno è bellissimo. Buona settimana dopo un unizio così ;)

Kniendich ha detto...

Che bello, Elle, è proprio quello che volevo trasmettere...
Se la tranquillità è cosa rara, oggi, sono felice di avertene donato un pò..

baci..

Nadia ha detto...

Mi hai fatto pensare alla settimana appena trascorsa... :-)
Ho passato ore nel silenzio ad ascoltare le onde del mare, ad ascoltare il vento ...ho svuotato la mente da tutto e da tutti..sono rinata fisicamente e psicologicamente...
Ciao :-)

Kniendich ha detto...

Ohhh, ecco il fischio che aspettavo, bentornata...

max ha detto...

capacità descrittiva ineccepibile,ho immaginato di essere io al tuo posto,in riva al mare.
Si a volte dobbiamo trovare il tempo di ascoltarci,nutrire il nostro spirito di silenzi magici.

Mimmo ha detto...

...molto introspettivo e affascinante! :)

nonsoloattimi ha detto...

Ciao... è stupendo ciò che ho letto, lo hai descritto talmente bene che sono riuscita a vedere con la mia mente le tue sensazioni... solo un animo sensibile pò cogliere le sfumature che tu abilmente hai descritto...
un saluto
Claudia

Kniendich ha detto...

Grazie per le tue parole Max..è proprio questo il senso, ascoltare le proprie emozioni..

Mimmo, mi fai arrossire..


Claudia, anche la tua grande sensibilità ha contribuito a valorizzare le mie parole.. ti ringrazio..

Anonimo ha detto...

"Respirai, lo feci decine di volte chiudendo gli occhi e ripensando a luoghi lontani, lontanissimi, chiusi dentro di me e inarrivabili"

Lo faccio spesso anch'io.
Quando la realtà mi sta stretta da soffocare, ricerco e ricreo dentro me la quiete di luoghi magici proprio come l'Irlanda o la Svezia...
Come non riconoscermi dunque in ciò che hai così abilmente scritto?

Grazie.

Kniendich ha detto...

Rita, hai proprio colto nel segno è la realtà che spesso mi sta stretta e portarmi via in quei luoghi è l'unico modo per sopravvivere..

Sono io che ringrazio te...

ELLE ha detto...

ecco il mio segno...sono passata...un abbraccio a un uomo che sento "profondamente intenso"...forse è solo una sensazione ;)

Kniendich ha detto...

Elle, troppo buona.. grazie per il tuo calore..

nonsoloattimi ha detto...

E' pur vero che il titolo del post è..." dove andrò domani...." ma ora basta.... torna!!!
un caldo abbraccio anche a te!
Claudia

nonsoloattimi ha detto...

ho letto ora il tuo commento sull'isola... e... spero che il percorso sia senza fine!!!

Kniendich ha detto...

Claudia...ci provo a tornare ma è proprio difficile !!! Ci proverò questa domenica..

Buon fine settimana..

nonsoloattimi ha detto...

ricordati che hai promesso... " un percorso senza fine"
ti aspetto!

Kniendich ha detto...

Ogni promessa è debito..